Clotilde Esposito, le difficoltà (mai emerse) sul set di “Mare Fuori”: “Ho faticato molto, specie all’inizio”. Il motivo

Clotilde Esposito, le difficoltà (mai emerse prima d’ora) legate al set di “Mare Fuori”: “Ho faticato molto, specie all’inizio”. Scopriamo il vero motivo.

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Clotilde Esposito: le difficoltà in “Mare Fuori” – Blueshouse.it

È la serie tv dei record fin dal giorno in cui veniva distribuito il primo episodio su RaiPlay. “Mare Fuori”, in questi quattro anni di riprese e montaggio, ha superato qualunque aspettativa. La quarta stagione, trasmessa sulla piattaforma streaming prima e su Rai 2 successivamente, sta racimolando interazioni e commenti a destra e a manca.

C’è chi si interroga sul finale di stagione, che parrebbe aver lasciato tutti col fiato sospeso. Ed anche chi si domanda come si muoveranno i produttori della serie, ora che Ivan Silvestrini – il regista che lavora dietro la macchina da presa fin dalla seconda stagione – ha abbandonato la nave decidendo di dedicarsi ad altri progetti.

In questo clima di incertezza mista ad euforia per i nuovi episodi, non possono non balzare all’occhio le interviste che gli attori hanno rilasciato contestualmente alla distribuzione della quarta stagione. Una, in modo particolare, ha finito per catturare le attenzioni del pubblico più di qualsiasi altra.

Clotilde Esposito, il ruolo in “Mare Fuori” e le difficoltà attraversate: “All’inizio faticai parecchio con Silvia”

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Clotilde Esposito: “Faticai parecchio con Silvia” – Blueshouse.it

In “Mare Fuori” interpreta il ruolo della detenuta Silvia. Presente fin dai primi episodi, nella quarta stagione il suo personaggio è alle prese con questioni di cuore legate ai personaggi dell’avvocato Alfredo D’Angelo (alias Giuseppe Tantillo) e di Lino (Antonio De Matteo).

Nella vita reale, al netto di ciò, che rapporto ha Clotilde Esposito con la detenuta interpretata? L’attrice classe 1997 – che vanta la partecipazione a produzioni quali “Sotto copertura” e “Furore” – si è recentemente aperta ai microfoni di Fanpage.

Alla giornalista che l’ha intervistata, la 27enne ha raccontato difficoltà e problematiche dell’entrare in sintonia con la sua Silvia. “Ci ho messo un po’ ad ingranare – ha confessato la 26enne -. Io sono una persona molto rigida, mentre con Silvia mi sono dovuta lasciar andare molto“.

Del resto, ha proseguito Esposito, l’adolescente interpretata in “Mare Fuori” è molto diversa – sia in termini caratteriali che anagrafici – dall’attrice che la interpreta. “Sono dovuta entrare nel mondo di un’adolescente, anche se io avevo abbandonato quella fase“, ha chiosato la classe 1997. La quale, a distanza di ben quattro anni, sente ormai di aver trasformato la sua Silvia in una parte di sé.

Clotilde Esposito e l’amore per il suo personaggio Silvia: “Ormai è diventata una parte di me”

Inevitabili ostacoli ed iniziali difficoltà non hanno certamente impedito a Clotilde Esposito di portare avanti il suo lavoro al meglio. Ora che sono trascorsi quattro anni da quel primo episodio girato, la classe 1997 sente di poter affermare con certezza una cosa: “Silvia è diventata una parte di me“.

Il successo racimolato grazie alla serie di Rai Fiction e Picomedia, del resto, non parrebbe destinato ad abbandonare gli interpreti di “Mare Fuori” tanto presto. E la storia di Silvia, a giudicare dalle parole dell’attrice che la impersona, può dirsi tutt’altro che conclusa.

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