In uscita il 7 Maggio Exuvia, il nuovo album del cantante di Molfetta anticipato a mezzanotte dall’omonimo singolo su tutte le piattaforme di streaming.
Ebbene sì, dopo tanta attesa, ritorna uno dei più eclettici e amati artisti italiani. Dopo un criptico annuncio su Instagram nella giornata di ieri 30 Marzo, Caparezza ha mantenuto la promessa. A mezzanotte è uscito il singolo che preannuncia il nuovo album. E possiamo certamente dire che se i presupposti sono questi, l’album sarà sicuramente una bomba.
Michele Salvemini spiega così il nome della title track appena uscito:
“L’EXUVIA , in sintesi, è ciò che rimane del corpo di alcuni insetti dopo aver sviluppato un cambiamento formale. Un calco perfetto, talmente preciso nei dettagli da sembrare una scultura, una specie di custodia trasparente che un tempo ospitava la vita e che ora se ne sta lì, immobile, simulacro di una fase ormai superata.”
Continua poi parlando del simbolo presente sulla copertina del disco:
“Sulla copertina c’è un simbolo che rappresenta il passaggio da una condizione attuale (cerchio grande) ad una futura (cerchio piccolo) attraverso una serie di spirali (simbolo di morte e rinascita in gran parte delle culture).
La mia EXUVIA è dunque un personale rito di passaggio in 14 brani, il percorso di un fuggiasco che evade dalla prigionia dei tempi andati per lasciarsi inghiottire da una selva in cui far perdere le proprie tracce.”
Il rapper pugliese sicuramente non deluderà tutti i suoi fan neppure questa volta, anzi, con un annuncio del genere, con un suo personale percorso in 14 tracce, indubbiamente riuscirà a sorprenderci tutti ancora una volta.
Caro Michele, se sei in fermento tu, figurati noi che dovremo attendere poco più di un mese per poter ascoltare tutto l’album.
Questo l’annuncio su Instagram lanciato dall’artista:
Vi lasciamo col testo di Exuvia di Caparezza ed il bellissimo video:
È una notte che ispira, è una notte che chiama nel bosco
 È una notte che spia, è una notte di sguardi che ho addosso
 Di ricordi che latrano come avessero visto il demonio
 Sto scavando dentro di me così tanto che schizzo petrolio
 È il mio rito iniziatico ma non ho aculei nel corpo
 Vado da “Mea culpa” ad “Ego me absolvo”
 Sono una larva sporca del mondo
 Faccio Manolo sopra quel tronco, rischio un bel tonfo
 E sarà tutto nuovo come da neonato con la pancia all’aria
 Dopo il mio passaggio dalla pancia all’aria
 Schizzo gli occhi fuori dalla faccia, Lamia
 Non sto più nella pelle, mama
Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir
 Un’altra chance escludila, gioco alla pari con l’età
 Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì
 Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali
 Exuvia
 Exuvia
Guardo i video chе ho fatto, ho la voce e l’aspetto di un altro
 Il mio autoritratto, ha i colori in еterno contrasto
 Mi sono preso i miei spazi, ma ho lasciato che il tempo fuggisse
 Faccio un mucchio di cambi quindi adesso chiamatemi mister
 Sono ancora alla guida, tengo il piede alzato da quel freno
 Anche se della vita prendo sempre il lato passeggero
 Quello che è stato l’ho già silurato
 Ogni mio scatto è di prassi bruciato
 Non dimentico le radici perché tengo alle mie radici
 Ma ci ritornerò quando sarò inumato
 I miei dubbi hanno dei modi barbari:
 Invadenti e sono troppi
 Il segreto è fare come gli alberi:
 Prima cerchi, dopo tronchi
 Chi ti spinge dopo quella soglia?
 Se non è la noia, sarà il tuo dolore
 L’occasione buona per andare altrove, tipo fuori
Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir
 Un’altra chance escludila, gioco alla pari con l’età
 Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì
 Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali
Exuvia
 (Sottoposto al rituale, obbedisco)
 Exuvia
 (Come fosse il rituale di un sottoposto)
 Exuvia
 (E comincio a cantare il mio nuovo disco)
 Exuvia
 (Come queste cicale dal sottobosco)
 Exuvia
 Sottoposto al rituale, obbedisco
 (Exuvia)
 Come fosse il rituale di un sottoposto
 (Exuvia)
 E comincio a cantare il mio nuovo disco
 (Exuvia)
 Come queste cicale dal sottobosco
Fuori di me, exuvia
 Fuori di me, exuvia
 Exuvia, exuvia
 Exuvia, exuvia
 Exuvia
I nostri lettori ci segnalano una piccola chicca. Quel geniaccio ha inserito a fine traccia del rumore bianco che nasconde un messaggio:
“Ricordati che è un disco allegro!”
E se lo dice Caparezza chi siamo noi per non credergli?
					





