Oltre che essere famosissimo in Italia, Pupo è un vero e proprio mito in Russia: scopriamo il motivo dietro la sua popolarità nel paese.
Pilastro della musica italiana, Pupo è un cantante eterno conosciuto in tutto il mondo. Oggi 68 anni, ha alle spalle una lunghissima carriera, costellata di successi e brani intramontabili come “Gelato al cioccolato”, tra le sue hit più iconiche.
Malgrado lo scorrere del tempo, Pupo è ancora attivissimo sulla scena dello spettacolo: oltre alla musica, si è dedicato alla conduzione, prendendo parte a innumerevoli format e incrementando la sua fama. Al secolo Enzo Ghinazzi, l’artista non è famoso solo in Italia: la sua notorietà è globale, ma in un particolare paese è molto conosciuto. Stiamo parlando della Russia dove è un mito dagli anni Ottanta: di recente è approdato nel paese per un concerto.
Oltre all’immenso successo in Italia, Pupo è molto popolare anche in Russia. L’amore dei russi per il cantante è nato grazie al Festival di Sanremo, trasmesso negli anni Ottanta anche nel paese. Se prima, con l’Unione Sovietica, i cantanti occidentali non erano per nulla conosciuti, nel ’83 la kermesse è stata trasmessa in differita per la primissima volta, portando il pubblico russo a conoscere gli artisti stranieri e restandone molto colpiti.
Proprio com’è accaduto per Romina Power e Al Bano, anche Pupo è diventato un mito per i russi. In particolare, gli artisti italiani autori di brani allegri e festosi hanno ottenuto un successo immenso in quegli anni in Russia, rappresentando ancora oggi dei classici senza tempo: spia di questo è stato lo show di capodanno “Ciao 2020” condotto da Ivan Urgant, dedicato all’universo della musica e della televisione italiana degli anni Ottanta.
Proprio da quella decade, la fama di Pupo nel paese è stata costante e di recente è tornato in Russia per un concerto.
Dopo il recente concerto in Russia, Pupo è apparso intenzionato a tornare nel Cremlino per prendere parte allo “Road to Yalta” – nella veste di giurato – un festival dedicato ai canti di guerra (tenutosi lo scorso 2 maggio) in cui 15 nazioni si sono sfidate con i loro canti più famosi.
Alla fine, però, il 63enne ha dovuto rinunciare a questo impegno in quanto sono scoppiate delle pesanti polemiche sulla sua eventuale partecipazione, in un momento storico delicato come questo.
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