Testo e significato di “Pazza”, il brano di Loredana Bertè per Sanremo 2024

È stata la protagoniste indiscusse del Sanremo 2024. Forse la vincitrice morale, sicuramente quella della stampa. A distanza di settimane il suo brano fa ancora impazzire il pubblico.

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Loredana Bertè felice dopo l’esibizione a Sanremo (Blueshouse.it)

In molti dicevano che Sanremo 2024 sarebbe stato delle donne, con il senno di poi c’è da dire che quella parte di stampa ci aveva visto lungo. Certo non sono mancate le conferma, Mahmood, Geolier i The Kolors che dominano le classifiche di ascolto, ma sono le donne, da Angelina ad Emma passando per Annalisa ad essersi prese la scena, sia sul palco dell’Ariston che in queste settimane postume.

Senza contare i premi della kermesse, questa volta sì tutti al femminile: Angelina Mango ovviamente che ha vinto ma ha portato a casa anche il premio sala stampa Lucio Dalla e quello dell’orchestra per la miglior composizione; Fiorella Mannoia ha porta a casa il premio Bardotti per il miglior testo e poi, la vera regina di questo Sanremo, Loredana Bertè che con la sua Pazza porta a casa il premio più ambito per lei, quello della critica dedicato a Mia Martina.

Ce l’abbiamo Mimì, lo abbiamo portato a casa“, ha urlato in salata stampa all’indomani dell’assegnazione ed è alla sorella che ha dedicato questa vittoria. Ma Loredana Bertè è stata super protagonista di questo Sanremo, riuscendo a conquistare la stampa dall’ascolto in anteprima all’Ariston durante le prove generali. Il suo brano piace, per la solita grinta rockettare che solo Loredana Bertè sa dare, ma anche per il testo: un vero inno all’amore personale.

Perché Pazza di Loredana Bertè piace così tanto

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Loredana Bertè durante un’esibizione a Sanremo (Blueshouse.it)

Nelle interviste precedenti alla prima esibizione, Bertè aveva già accennato al fatto che questo fosse un brano prettamente autobiografico e, soprattutto, di come riuscisse bene a rappresentare questa nuova fase della vita della cantante.

Un’inno all’amore personale, si diceva, ma anche alla libertà di essere ciò che si vuole, accentando le contraddizioni di cui è fatti. Il senso di tutti sta nel ritornello, in quel “Io sono pazza di me, di me e voglio gridarlo ancora. Non ho bisogno di chi mi perdona io lo faccio da sola. E sono pazza di me, sì perché mi sono odiata abbastanza” che esprime proprio la capacità e la maturità di una donna che capisce come i peggiori amici che possiamo avere siamo noi stessi. La lucidità nel capire quanto sia importante riuscire a perdonare gli errori commessi e che essere se stessi non è mai un errore. Un brano certo che parla di Loredana Bertè, ma nel quale si possono rispecchiare migliaia di altre donne e uomini.

Un successo che continua anche in queste settimane; avremmo voluto vederla all’Eurovision di Malmö ma l’occasione è sfumata proprio all’ultimo.

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