Testo e significato di “Il cielo in una stanza”, la canzone senza tempo di Gino Paoli

Una delle canzoni più celebri del cantautore genovese Gino Paoli è “Il cielo in una stanza”: testo, significato e a chi è dedicato l’intramontabile brano. 

Gino Paoli
Gino Paoli, il significato del brano “Il cielo in una stanza” (Foto da Wikipedia) – Blueshouse.it

Il cielo in una stanza” di Gino Paoli è una poesia-canzone dal profondo significato. Le parole utilizzate dall’autore ci rivelano come il sentimento più bello che ci sia, ovvero l’amore, abbia il potere di mutare e rivoluzionare tutto quello che ci circonda.

Il brano arriva al cuore in punta di piedi, una melodia leggera e magica, tutto intorno all’autore si stravolge e cambia improvvisamente assumendo i connotati di un’ambiente assai lontano rispetto a quelli di una stanza, appunto. “Quando sei qui con me, questa stanza non ha più pareti ma alberi, alberi infiniti”. Lo stesso autore ha rivelato a chi dedicò una tra le canzoni più belle di sempre della musica italiana. Il brano venne pubblicato per la prima volta nel 1960 nel 45 giriIl cielo in una stanza/La notte” di Mina, sempre lo stesso anno fu pubblicato anche da Paoli nel 45 giri “Il cielo in una stanza/Però ti voglio bene”.

Testo canzone

Gino Paoli
Il cantautore Gino Paoli (Foto da Wikipedia) – Blueshouse.it
Quando sei qui con meQuesta stanza non ha più paretiMa alberiAlberi infiniti
Quando sei qui vicino a meQuesto soffitto violaNo, non esiste piùIo vedo il cielo sopra noiChe restiamo quiAbbandonatiCome se non ci fosse piùNiente, più niente al mondo
Suona un’armonicaMi sembra un organoChe vibra per te e per meSu nell’immensità del cielo
Suona un’armonicaMi sembra un organoChe vibra per te e per meSu nell’immensità del cieloPer te e per meNel cielo

Significato canzone “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli

Se dovessimo descrivere con alcune parole il brano “Il cielo in una stanza” potremmo utilizzare queste: delicatezza, magia e fantasia. Gino Paoli, che di recente ha presentato la sua autobiografia, ha saputo con una melodia, in grado di coccolare e cullare, cogliere la forza dell’amore, sentimento capace di trasformare tutto quello che ci circonda.

La canzone, ha rivelato lo stesso Paoli, è dedicata ad una prostituta conosciuta moltissimi anni fa della quale si invaghi, da qui: “Quando sei qui vicino a me, questo soffitto viola no, non esiste più io vedo il cielo sopra noi”. Erotismo e romanticismo percorrono la stessa direzione, fino ad incontrarsi, stare vicino e fondersi ed ecco che a questo punto si dà vita ad un brano senza tempo. Eppure, il testo “tradisce” la struttura tradizionale della canzone, manca di ritornello e non è in rima. La canzone più celebre di Gino Paoli rompe gli schemi e scardina alcune false convinzioni: anche dietro un rapporto fisico si può celare un pizzico d’amore.

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