La canzone più bella e più brutta del momento: sul podio due donne

La canzone più bella e più brutta del momento: quali sono e perché. Ad essere tirate in ballo due donne, una anche molto famosa

canzone più bella e più brutta del momento
Canzoni del momento e pareri (Blueshouse.it)

Come spesso accade in musica le classifiche ci dicono molto sulle canzoni, ma non tutto. Oggi contano tantissimo perché è il gradimento del pubblico che decreta successi, riconoscimenti e vendite e dunque il volo di una canzone e di un artista. Non sempre, però, tutti sono d’accordo, ci sono anche le voci fuori campo. Ma qual è la canzone più bella e più brutta del momento? C’è chi si è esposto in prima persona e ha fatto nomi e cognoni senza avere paura tirando in ballo due donne. Vediamo tutti i dettagli.

La canzone più bella del momento: chi lo dice

Chiarè e Emma canzoni momento
Le cantanti Chiarè e Emma (Blueshouse.it)

È Camillo Langone che su Il Foglio porta sul podio due canzoni: una la più bella del momento e l’altra assolutamente la peggiore. A primeggiare, seppur in direzione diverse, sono due donne. Per il giornalista il brano più apprezzabile è “Zanzare” di Chiarè ossia Chiara Ianniciello da Roccapiemonte (Salerno).

Una cantante che non si conosce ancora bene sulla scena musicale, che il critico definisce “fresca e deliziosa, zigomi alti, rossetto, il visetto delle cugine e delle fidanzatine delle nostre parti”. E la sua canzone? Sempre fresca e deliziosa a metà tra italiano e napoletano. Per Langone c’è un chiaro riferimento a Pino Daniele, un brano che il cantautore napoletano “non avrebbe mai saputo scriverla: ci voleva una ragazza” dice.

Solo parole di apprezzamento quello espresse per la cantante che definisce una ninfa delicata. Tutto il contrario di un altro nome molto noto che viene completamente distrutto: Emma.

Stangata per Emma: “Parole in putrefazione”

Emma ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo, dopo “Apnea” presentato a Sanremo, “Femme fatale”, un brano che punta a diventare uno dei tormentoni di questa estate e che, invece, Camillo Langone distrugge del tutto. La definisce la canzone più brutta del momento, si accoda a chi su Open l’ha definita “asfissiante” e precisa: “Per riuscire a leggere il testo ho dovuto togliere l’audio, disturbava troppo. Ho potuto così scorrere un catalogo di stereotipi ammuffiti: il caffè “un po’ bohémien”, le scalinate di Montmartre, la torre Eiffel, la luna “soubrette”…”. Non c’è nulla che piace per il giornalista che dice che Emma ha scelto solo delle “parole in putrefazione”. Cosa ne penserà lei? Potrebbe anche rispondere.

Impostazioni privacy