È Nato prima il Jazz o il Blues?

Jazz e blues sono due generi molto amati in tutto il mondo, simili ma non uguali: quali sono le differenze e chi è ha dato origine all’altro

Jazz e blues
Jazz e blues (blueshouse.it)

 

Non è sempre facile riconoscere i generi musicali e il più delle volte, quando ci riusciamo, non tutti riescono a spiegare perché quella determinata canzone va rubricata in una categoria di genere. Noi italiani sono abituati alla musica leggera che all’esterno non ha molta diffusione, tranne in alcuni casi come la Pausini, molto nota al pubblico sudamericano. Per ottenere successo all’estero è infatti indispensabile scrivere testi in inglese, la lingua universale. Ma il linguaggio universale più di tutti è la musica in sé perché con le note è possibile far parlare popoli lontani e culture diverse.

Jazz e Blues: le differenze

Sassofono
Il sassofono è il simbolo del jazz (blueshouse.it)

 

Un sound di blues o jazz si riconoscere dal ritmo e stile, anche se spesso entrambi i generi possono mischiarsi. Ma qual è l’origine dei due modi di fare musica? Come, perché e quando sono nati? Già dai nomi intuiamo che sono tipici del mondo anglofono. Nel nostro Paese questi generi non hanno grande fortuna anche se non mancano importanti esponenti.

Per fare un esempio, se pensiamo al blues parliamo di Zucchero ma anche del compianto Pino Daniele che nella sua lunga carriera, anche contro le contestazioni di pubblico e critica, ha toccato diversissimi generi, inclusi i canti madrigali.

Tra blues e jazz cosa cambia? Per capirlo è fondamentale sapere chi è nato prima, poiché l’uno può essere visto come l’evoluzione dell’altro. Per quanto riguarda il primo, il termine deriva dall’inglese “to feel blue“, ossia sentirsi triste, malinconico. L’origine è infatti da trovare negli ottocenteschi canti degli schiavi africani portati negli Stati Uniti per essere schiacciati dalla fatica nelle piantagioni di cotone, soprattutto al Sud.

Erano canti di dolori con i quali però gli schiavi neri riuscivano e esprimere i propri stati d’animo. Era insomma forse l’unico strumento di liberà. Successivamente il folklore africano venne a contatto con la cultura musicale dei bianchi che modificò l’andamento armonico.

L’origine del jazz va infatti datata successivamente, nel corso dei primi due decenni del Novecento. Per essere più precisi possiamo dire che tra il 1910 e 1915, quindi nei anni immediatamente precedenti e durante la Prima Guerra mondiale, Il blues (in questo articolo vediamo quali sono gli strumenti indispensabili per poterlo suonare) si fuse con altri ritmi generando la caratteristica jazz che conosciamo: ritmo marcato e linguaggio strumentale basato sulla sincope e intermezzo improvvisato del solista. È questi infatti che esprime la propria anima andando a riempire i vuoti lasciati dallo spartito, come il canto di dolore dello schiavo afroamericano.

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