Måneskin: “Dai garage alle stelle”

Måneskin sì”, “Måneskin no”, “Non sono rock!”, “Hanno riportato in vita il rock”.  I pareri che leggo su questa giovane band sono tanti e discordanti. Il commento più assurdo però, che oblia tutti gli altri, è stato “sembrano la brutta copia dei Greta Van Fleet, che a loro volta sembrano i Led Zeppelin” (ma cos…)!

Li abbiamo conosciuti nel talent show musicale X-Factor nel 2017 con il loro inedito Chosen. Il sound era ancora acerbo e loro poco coordinati ma, nonostante questo, era stato subito chiaro che il pezzo fosse una bomba. Loro? Insoliti, con questo look gipsy e questo sound di chitarra di chiara ispirazione ai Red Hot Chili Peppers, band preferita di Thomas, il chitarrista (anche mia, ma questa è un’altra storia…). Coinvolgente è anche il modo in cui Victoria impugna il suo basso, sì, ma la vera perla è la voce di Damiano David, di chiara ispirazione soul. Il batterista, Ethan, non me ne voglia ma in questa esibizione non cattura molto l’attenzione!

I Maneskin in versione artisti di strada
I Maneskin quando suonavano per le vie di Roma – BluesHouse.it

Quattro ragazzetti “de Roma”: le origini

Il nome della band viene da Victoria, che ha origini danesi. In questa lingua, infatti, Måneskin vuol dire “Chiaro di luna”; non ha un particolare senso per la band, semplicemente “suonava figo” (cit. Victoria).

Questi quattro ragazzetti “de Roma” al momento dell’esibizione avevano tra i 16 e i 18 anni. Questo giustifica tutti i difettucci appena elencati! E con tanto lavoro (e, diciamocelo, un gran lavoro di produzione) il singolo di Chosen si è guadagnato il doppio disco di platino! In quell’edizione di X-Factor sono stati guidati da Manuel Agnelli degli Afterhours e sono arrivati “solo” secondi, dietro Lorenzo Licitra (chi!?!).

Appena usciti da X-Factor i componenti della band hanno iniziato a lavorare sodo, sapevano che era il momento di provare a cavalcare la cresta dell’onda, ed hanno pubblicato il loro primo album “Il ballo della vita”, anticipato dal singolo “Torna a casa”.

Si vede chiaramente tutto il lavoro di miglioramento fatto dai ragazzi, come tecnica e coordinamento. Ciò che continua a rapire è Damiano, che nel frattempo ha imparato a sfoggiare il suo carisma e a sfruttare al meglio la sua voce. Madre Natura è stata generosa donandogli un timbro molto particolare, questo è da dire, ma il frontman della band ha sfruttato al meglio questo dono. Il brano, quintuplo disco di platino, introduce quella che sarà una figura ricorrente nei brani dei Måneskin, Marlena. Ma chi è Marlena? La domanda corretta non è “chi?” ma “cosa?”, è una sorta di musa ispiratrice che racchiude gli ideali di libertà, vita e creatività che ispirano la band.

Detto inter nos, ‘sti poveri ragazzi non ce la fanno più a sentirsi ripetere la battuta “ma poi Marlena è tornata a casa?”. Fantasia, sù.

Da X-Factor alla vittoria di Sanremo 2021

Nel 2020 è uscito il singolo “Vent’anni”. L’ispirazione funky della chitarra lascia spazio qui ad una ballad da ascoltare in loop!

Maneskin, da X Factor al tetto d'Europa
I Maneskin ad X-Factor con Cattelan – BluesHouse.it

A Marzo hanno partecipato a Sanremo 2021 con il brano Zitti e buoni” che, inaspettatamente, ha vinto! Tra artisti gettonati come Ermal Meta, Arisa, Francesco Renga e i tizi che cantano con l’autotune… hanno vinto loro! Una parte del merito va anche a Manuel Agnelli, con cui hanno eseguito una cover da brivido di “Amandotidi Giovanni Lindo Ferretti (CCCP).

L’album “Teatro d’ira – Vol. I”, uscito subito dopo Sanremo, è già disco d’oro. Per ringraziare il pubblico, Damiano scrive sui suoi profili (poco) social “Dai garage alle stelle. Grazie a tutti”.

Il consiglio è ovviamente quello di ascoltare l’album e farvi un’opinione. Due consigli veloci? “Coraline se siete in un mood malinconico; “I wanna be your slave se volete muovere il culo!

A Maggio rappresenteranno l’Italia agli Eurovision Song Contest 2021 a Rotterdam.

Non mi resta che augurare buona fortuna a questi ragazzi e di augurarvi un buon ascolto!

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