David Bowie – Il Duca Bianco che ha fatto la storia

Succede spesso di sentir definire un personaggio col termine stravagante, ma in alcuni casi é riduttivo. David Bowie è stato più personaggi, una metamorfosi continua che ha colpito il pubblico più volte.
Si presentava come uno strano essere magro e bianco, teneva il palco come un attore, con i capelli colorati e i vestiti fatti da se.
Una persona fuori dal comune, mai banale e sempre creativa, che lascia dei brani unici entrati nella storia.

Una vita molto intensa

Da bambino un pugno di un compagno di scuola gli dilata la pupilla, donandogli quello sguardo da alieno con un occhio di colore diverso dall’altro.
Ha un orecchio musicale straordinario che sfrutta già da bambino suonando un sassofono di plastica. Ascolta i dischi jazz portati a casa da suo padre innamorandosi della musica e pensando solo a quello. Quando gli regalano un vero sassofono comincia a studiare, fino a creare la sua prima band.

Si sposta a Los Angeles, Berlino, Londra, cadendo spesso nell’uso delle droghe. Rischia l’overdose e la vita ma viene salvato dai suoi amici, Elton John e John Lennon, che lo convincono a tornare sui suoi passi.
Ha prodotto capolavori per anni mettendo in scena diversi personaggi. Diceva di essere un collezionista di personalità, idee e filosofie delle persone che incontrava.
Ha impiegato il tempo concesso facendo quello che più amava, raccontando storie e inscenando uno spettacolo a cui tutti potevano assistere.

I maggiori successi

Space oddity‘ é il primo grande successo, dedicata a Major Tom, un astronauta nello spazio, il maggiore argomento d’attualità in quell’anno. Il suo stile musicale cambia con ‘Changes‘, un inno rock, in cui suona anche il suo sax. ‘Changes’ é una presa di coscienza della propria crescita e il sentirsi incompresi da tutti, e sul cercare di trarre il meglio dalle avversità.

Life on Mars, Five years e Ziggy Stardust sono pezzi che lo fanno crescere e in cui da le suoi migliori performance vocaliRebel rebel, Heroes, Ashes to ashes, Under pressure e Let’s dance sono tra i brani più conosciuti della storia e corrispondono al periodo di maggior successo di Bowie. Ma da questo punto comincia a cambiare, si sente la malinconia del passato, i sogni nel cassetto mai realizzati.

Dopo una pausa di alcuni anni The next day anticipa il messaggio finale espresso con Black star, il suo saluto, e citando l’astronauta Tom parla della vita e del suo fluttuare fuori dal mondo, con successi e insuccessi. Ciò che conta per lui é il tempo che gli é stato concesso, e non ha rimpianti perché lui lo ha impiegato tutto e ci ha lasciato decine di canzoni che lo rendono immortale.
Una selezione illuminante dei suoi brani e un approfondimento si possono trovare qui https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/01/08/news/david_bowie_canzoni-281584788/?ref=search

Curiosità

Dopo i primi provini da ragazzo, dissero di lui che non avrebbe avuto successo perché senza personalità.
Comincia a cantare le canzoni ascoltate alla radio imitando la madre, rubandole i trucchi per travestirsi come i diversi cantanti.
Le sue prime esibizioni furono nel coro della chiesa dove andava con la famiglia da bambino.
Ha studiato con un grande attore di mimo recitando in diversi film: ‘Luomo che cadde sulla Terra’, ‘Miriam si sveglia a mezzanotte’, ‘L’ultima tentazione di Cristo’ e ‘August’.
La sua ‘space oddity’ esce nel periodo dell’allunaggio, ed é scelta dalla BBC come colonna sonora dei programmi sulla Luna, facendolo diventare famosissimo.
E’ rimasto affascinato dalle dottrine orientali, tanto da rimanere in isolamento in Scozia per 4 mesi con dei Lama Tibetani.

 

Credits:

Immagine di David Bowie: Gorupdebesanez, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

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