Amy Winehouse – Giovane, ribelle e dall’anima soul

Ribelle fin da giovane, Amy Winehouse è stata una delle icone della musica soul del terzo millennio, riuscendo a rivoluzionare questo genere e adattandolo alle nuove generazioni.

La giovane Amy e la sua passione per la musica

Amy Jade Winehouse nasce in Inghilterra nel 1983, precisamente a Londra, in una famiglia di origine ebraiche che le permette di frequentare fin da piccola degli istituti prestigiosi.
La piccola Amy, fin in tenera età, sente di avere la musica nel DNA e i suoi gusti musicali sono ben marcati: il soul e il jazz, grazie a gruppi come i Salt-n-Pepa che hanno una grande influenza nella sua infanzia.
Quando Amy compie dieci anni, si ritrova a dover affrontare una situazione poco semplice, ovvero il divorzio dei suoi genitori, che secondo i suoi amici sarà causa del suo comportamento ribelle.
Durante quel periodo fonda un gruppo rap amatoriale ma non riesce a riscuotere il successo sperato, mentre la carriera scolastica non decolla: la giovane sfida ripetutamente le autorità scolastiche, cosa che comporterà il cambio di diverse scuole.

I primi successi

Raggiunta la maggiore età, Amy pubblica il suo primo album nel 2003, intitolato Frank: questo lavoro è un mix di titoli inediti, scritti quasi tutti dalla giovane cantautrice, nonché di diverse cover appositamente selezionate.

L’album riesce a conseguire un discreto successo e nel 2004, grazie al milione e mezzo di copie vendute, il lavoro di Amy viene premiato con  due dischi di platino. La cantante sosterrà però di essere soddisfatta solo all’ottanta percento del lavoro, in quanto alcune tracce vennero modifiche e altre aggiunte. Inoltre, in un’intervista, sosterrà che non riuscirà nemmeno ad ascoltare l’album, ma solo a suonarlo, in quanto ritiene lo stile unico.

Il grande successo di Amy Winehouse

Il vero successo arriva però nel 2007, quando la cantante pubblica il suo singolo Rehab tratto dal disco Back to Black.
Si trata di una traccia autobiografica in quanto, durante quegli anni, l’autrice ha sempre rifiutato di entrare in una clinica di cura per disintossicarsi dall’alcol e uscire da questa dipendenza.
Anche negli Stati Uniti Amy diviene sempre più popolare, tanto che questo singolo riesce a entrre in numerose Top Ten pur non essendo stato realizzato da una cantante statunitense.
Il terzo singolo estratto sempre da quell’album, Back To Black, riuscirà a ottenere un enorme successo: grazie a questo lavoro Amy vince i premi Record of the Year, Song of the Year e Best Female Pop Vocal Performance per Rehab e altri due Grammy Awards per il disco.

Il successo e la morte improvvisa

Il successo di Amy Winehouse diventa quindi planetario e la cantante organizza svariate tournée in tutto il mondo. Contemporaneamente, nel 2010, la giovane cantante inglese sostiene di essersi finalmente ripulita dai suoi problemi legati all’alcol e di essere al lavoro sul suo terzo album. Purtroppo questo verrà pubblicato solo dopo la sua scomparsa avvenuta il 23 luglio 2011. La cantante viene trovata priva di vita nel letto della sua camera.
Le successive autopsie stabiliranno che Amy non aveva in corpo sostanze stupefacenti ma solamente una quantità d’alcol comunque non letale. Il padre, Mich, ancora oggi è alla ricerca della verità in merito alla morte della figlia.

Tra il dicembre 2011 e il 2012 vengono pubblicati postumi brani inediti, vari demo e album in sua memoria.

Qualche curiosità su Amy Winehouse

La cantante, tra il 2007 e il 2008, perse quattro taglie sostenendo che tale scelta fu dovuta alle continue prese in giro del web per il suo peso. La giovane cantante sosterrà di essere stata vittima del cyberbullismo, aggiungendo che le persone che si trovano a combattere questo problema devono essere sempre aiutate e sostenute.
Nel 2007 sposa Blake Fielder-Civil con cui ha una turbolenta relazione terminata poi nel 2009. L’ex marito tenterà poi il suicidio per i sensi di colpa per aver spinto Amy su una strada fatta di abusi e sregolatezze, reputate da lui proprio la causa della prematura morte della giovane. 

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