La storia della leggendaria “The Great Gig in the Sky” dei Pink Floyd e l’immortalità raggiunta dalla voce di Clare Torry

La carriera di Clare Torry è ricca di collaborazioni, ma la corista è entrata nella leggenda prestando la voce su un brano dei Pink Floyd.

The Dark Side of the Moon
The Dark Side of the Moon (Blueshouse.it)

Nata e cresciuta a Londra, Clare Torry si è dedicata alla musica sin da ragazzina. A tanti, questo nome potrebbe non suggerire molto, eppure, la carriera della cantante è lunga e ricca di soddisfazioni. Ma non solo, perché la sua voce, legata a un brano indimenticabile dei Pink Floyd, è entrata nella leggenda, scolpendo per sempre la storia della musica. Negli anni ’70, la Torry collabora con l’etichetta EMI, in qualità di corista.

In questo periodo, infatti, parte in tour con tantissimi artisti e band di successo, e li assiste anche in studio, per definire meglio le canzoni. Tra le band con cui collabora ci sono Alan Parsons, i Procol Harum, Olivia Newton-John, i Tangerine Dream, e in seguito lavorerà con Meat Loaf e con i Culture Club di Boy George. Nel 1973, però, ha la fortuna di collaborare con i Pink Floyd, ed è in questa occasione che farà la storia.

La collaborazione tra Clare Torry e i Pink Floyd per scolpire la storia con un brano iconico

la vocalist Clare Torry
la vocalist Clare Torry (Blueshouse.it)

Concepita già agli albori del 1972, “The Great Gig in the Sky” è uno dei pezzi più popolari non solo dei Pink Floyd, ma dell’intera musica rock. Composta dal tastierista Richard Wright e intitolata originariamente “The Mortality Sequence”, la canzone viene eseguita ancora in fase embrionale, un anno prima della sua uscita ufficiale nell’immortale disco “The Dark Side of the Moon”.

La versione che poi troverà spazio nell’album, viene registrata a partire dall’estate del 1972, negli Abbey Road Studios. In studio, Wright viene affiancato da Roger Waters, per perfezionare questa oscura ballata funebre. Le sessioni sono abbastanza lunghe, i Pink Floyd sono dei perfezionisti. Nonostante il brano fili via liscio e sia interamente costruito, sentono che manca ancora qualcosa.

In produzione, negli studi londinese, c’è anche il tecnico e musicista Alan Parsons. Sì, proprio lui, il fondatore degli Alan Parsons Project, il quale ha l’intuizione giusta: inserire nel brano una voce femminile. I Pink Floyd acconsentono, e così Parsons contatta Clare Torry, che aveva collaborato con lui in alcuni tour (e che lavorerà con lo stesso per l’album “Eve”, del 1979).

“The Great Gig in the Sky” e la fortunata sorte della vocalist Clare Torry

Il 21 gennaio 1973, Parsons porta la Torry in studio di registrazione, affidandola alla band. Wright le chiede subito di iniziare a cantare qualcosa, ma senza usare le parole. E così, Torry inizia a improvvisare qualche gorgheggio sulla base di “The Great Gig in the Sky”. La vocalist sfrutta le sue doti canore, usando la voce come fosse uno strumento, lasciandosi trasportare dalla musica.

David Gilmour suggerisce di “urlare in modo orgasmico” e le dà qualche consiglio. Dopo appena 3 sessioni, il pezzo è pronto. Clare Torry esce dallo studio non proprio entusiasta, e pensa che la band non farà altro che cestinare le registrazioni. Qualche settimana più tardi, però, ecco che la sua voce emerge tra i solchi di “The Dark Side of the Moon”, restando impressa per sempre.

Clare Torry non si sarebbe mai aspettata un successo simile, il disco vende milioni di copie, trionfando in tutto il mondo, e la canzone che aveva cantato diventa un inno immortale. “Se avessi saputo che quello che so adesso, avrei fatto qualcosa per il diritto d’autore”, ammetterà qualche anno più tardi.

Infatti, la cantante, per la prestazione, era stata pagata come una normale tariffa da corista, 30 sterline, il doppio della tariffa normale solo perché era domenica. Solo nel 2004, la Torry intenta una causa contro i Pink Floyd, per ottenere i diritti d’autore. Sia la band che la EMI sono dalla sua parte, e le concedono una quota del 50% delle entrate, passate e future. Solo con metà dei diritti di un pezzo del genere, la Torry è diventata milionaria.

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