Musica da bar a tutto volume: emergono i danni ai clienti (agghiaccianti)

La musica sparata ad alto volume nei bar e nei pub scatena maggiori danni ai clienti, non si tratta di udito, ma di altro.

Gruppo di ragazzi in un locale
Gruppo di ragazzi in un locale (Blueshouse.it)

In Francia è stato recentemente condotto uno studio sui danni che la musica sparata ad alto volume può causare ai clienti del locale. No, non si tratta si danni all’udito, è più che altro la conseguenza che questa ha sul cervello e sullo stimolo all’alcool. Lo studio, pubblicato su un articolo intitolato “Alcoholism: Clinical & Experimental Research”, ha rivelato una cosa sensazionale.

I ricercatori francesi hanno scoperto che la musica ad alto volume stimola il cervello, inducendo la persona a bere più in fretta e a desiderare più alcool. Secondo i calcoli effettuati nello studio, un bevitore termina la sua pinta di birra addirittura 3 minuti prima della norma, rispetto a quando la musica è assente o diffusa a basso volume. Ma come è possibile?

Le conseguenze della musica a tutto volume nei bar: lo studio francese

Brindisi con birra
Brindisi con birra (Blueshouse.it)

Quando la musica viene diffusa ad alto volume, il cliente fa sorsi più lunghi e termina prima la sua birra, o il suo alcolico. Ma come hanno fatto i ricercatori ha stabilire questa situazione? Il team di ricerca ha trascorso diversi weekend in giro per i locali, osservando il comportamento dei clienti di diversi pub. In particolare, ha focalizzato l’attenzione su clienti di giovane età, tra 18 e 25 anni.

La musica diffusa in un locale è associata a un aumento dell’assunzione di bevande. Nicolas Gueguen, ricercatore di scienze comportamentali all’Università della Bretagna meridionale e che ha gestito il team di ricerca, ha fornito alcune spiegazioni. Si è messo d’accordo con i gestori dei locali in cui il team si è recato, per suddividere la serata alternando volume basso e volume alto della musica.

Il test sul consumo delle bevande alcoliche al pub

In pratica, ogni ora la musica subiva un aumento di volume o un abbassamento, in modo alternato. I ricercatori hanno quindi studiato i clienti all’interno dei vari locali, notando un comportamento particolare e generico. Quando il locale metteva musica in sottofondo, i clienti bevevano lentamente, sorseggiando l’alcolico, gustandolo, alternando sorsi con le chiacchiere con gli amici.

La musica ad alto volume, invece, spronava i clienti e bere in fretta, con lunghi sorsi. La musica sparata ad alto volume, dunque, induce a un aumento del consumo della bevanda, quindi un cliente tende a bere non solo più in fretta, ma di più, visto che si reca al bancone almeno una volta in più per ordinare altre bevande.

Se con la musica bassa, la media delle bevande ordinate per cliente è di 2,6, con la musica alta la media dei drink arriva a 3,4 per persona. Tutto si potrebbe spiegare secondo due fattori: con la musica alta si parla di meno, quindi si beve di più, e inoltre, l’alto volume dona maggiore energia e grinta, quindi le persone sono più agitate, bevono più velocemente per divertirsi.

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