Sai qual è la vera differenza storica tra jazz e blues?

Sebbene la radice sia la stessa, esistono tantissime differenze tra la musica blues e quella jazz: scopriamo le principali caratteristiche di questi generi.

Gruppo Jazz suona in un locale
Gruppo Jazz suona in un locale (BluesHouse.it)

Probabilmente, chi non ha una grande passione musicale, neanche saprebbe distinguere un brano jazz da uno blues. Spesso, infatti, questi due generi si assomigliano, in altri casi addirittura si mescolano. Eppure, sebbene la radice sia comune, ossia la tradizione della musica popolare nera, questi due generi sono differenti.

A rendere il tutto un po’ più confuso, però, sono i loro sottogeneri, che sono tanti e che mescolano un po’ le carte in tavola. Entrambi questi generi, però, hanno un comune denominatore, ossia la tradizione afro americana, nata come musica profana verso la fine del 1800, quasi in contrapposizione con l’altra musica nera dell’epoca, il gospel, ossia la musica corale che inneggia a Dio.

Due generi musicali diversi, ma un’unica radice: le differenze tra jazz e blues

Musicista seduto al pianoforte
Musicista seduto al pianoforte (BluesHouse.it)

A un certo punto, nella seconda metà dell’800, gli schiavi neri costretti a lavorare nelle piantagioni degli Stati Uniti, iniziano a concepire un modo diverso di suonare e di cantare. Stufi della quotidianità e della vita difficile, abbandonano i canti religiosi, ricchi di speranza e di salvezza, per mettere in luce il lato oscuro della vita.

Il blues, che probabilmente deriva dal termine “to feel blue”, cioè “sentirsi tristi”, oppure “essere malinconici”, canta della vita dura, dello sporco lavoro, di amori infranti, di ricerca di denaro per sopravvivere, di errori commessi e di dolore. È il primo genere di musica leggera, che si distacca dalla musica colta, che era rappresentata dalla classica e dalla lirica, per rivolgersi al popolo.

La struttura del blues è abbastanza semplice, caratterizzata da 12 battute, molto ripetitiva, si basa su giri armonici poco complessi, almeno in origine, prima dell’arrivo dei chitarristi e dei pianisti ultratecnici. È il primo vagito di musica occidentale pop, nel senso di popolare. Il jazz, come il blues, nasce sempre dai ghetti afro americani stanziati in Louisiana, lungo il Mississippi, e nei pressi della città di New Orleans.

Espressione dell’anima e del sentimento di un intero popolo: la musica afroamericana

Nasce qualche anno più tardi rispetto al blues. Si tratta di una forma musicale (originariamente) leggermente più complessa, che poi si farà via via sempre più ampia, difficile e priva di forma concreta, fino ad arrivare alla sua massima espressione nel cosiddetto free jazz degli anni ’60. Il jazz fa largo utilizzo di improvvisazioni, di strumentazione (con le orchestre) e di variazioni di ritmo, inoltre è quasi sempre strumentale.

Nel corso del tempo, come accennato, entrambi i generi, così come ogni altro genere musicale, si sono evoluti, dando vita a infiniti sottogeneri, rendendoli sempre attuali nel corso dei decenni. Ad esempio, per il blues troviamo l’acid blues, il blues rock, il boogie-woogie, il gospel blues o il blues Metal. Per il jazz, invece, il free jazz, la fusion, il pro jazz, il bebop, lo swing, il soul jazz e molti altri.

Entrambi i generi sono stati fondamentali per tutto ciò che conosciamo oggi, essendo la radice del rock ’n’ roll, nato negli anni ’50, il quale ha poi dato vita al rock e, in generale, a tutta la musica contemporanea. In estrema sintesi, sono queste le differenze tra blues e jazz, di generi così vicini, espressione dell’anima di un popolo. A proposito di strumenti musicali, si può imparare a suonare anche da adulti?

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