Quanto costa fare un disco in Italia? Te lo dice l’ultimo album di Madame: speso un fiume di soldi

Il costo per la realizzazione di un disco oggi in Italia è assurdo. Per il 2023 Madame è l’artista che ha speso di più. Vediamo i numeri da capogiro

Quanto costa fare disco Italia
Sala di incisione (Blueshouse.it)

Oggi molti artisti, anche dei più famosi, spesso lanciano alcuni singoli senza che questi siano legati ad un album. Una logica che si è imposta negli ultimi anni e che prima era del tutto inconcepibile. Ma perché?

Sicuramente l’uscita di un album richiede molto lavoro e studio, la realizzazione di un progetto vero e proprio e quindi anche tempistiche più lunghe, quella di un singolo è di certo più easy e immediata. E poi c’è l’aspetto dai costi. Sapete quanto costa fare un disco oggi in Italia? Le cifre sono spaventose e Madame ne sa qualcosa.

Il costo di un disco oggi in Italia: fino ad un milione di euro

Madame disco più costoso
La cantante Madame (Blueshouse.it)

Quanto costa fare un disco in Italia? Tanto, troppo, potremmo dire. Le cifre sono davvero da capogiro con un indotto che mette i brividi. È quanto si apprende dai dati ufficiali diffusi dal Ministero della Cultura, che parlando della realizzazione di un album di musica leggera nel 2023 includendo tutti gli step dallo sviluppo, alla produzione, passando per digitalizzazione e promozione, stima un milione di euro.

Ne sa qualcosa Madame che spicca in cima alla classifica dei dischi più costosi con “L’amore” che è costato appunto un milione di euro, realizzato dalla Sugar, etichetta che non appartiene alle major e che dunque ha dovuto faticare sicuramente di più per arrivare ad avere quelle cifre e fare un investimento di quella portata.

Non sono da meno altri artisti e colleghi: al secondo posto troviamo “Rush!” dei Maneskin arrivati a quota 807mila euro, seguiti da Laura Pausini ed il suo “Anime parallele” per il quale sono stati necessari 688mila euro. E ancora “Ok. Respira” di Elodie con 477mila euro, “CVLT” di Salmo & Noyz Narcos a quota 375mila fino a “La divina commedia” di Tedua per 338mila euro.

Ma perché queste cifre?

Le cifre che servono per realizzare un album di questo genere sono così alte perché la quota consistente di spese va ai produttori e agli autori, soprattutto quelli del momento sempre più richiesti come Dardust per i suoni e Davide Petrella per la scrittura dei testi. Poi ci sono i featuring, altra strada oggi molto proficua ma gli artisti che collaborano vanno pur sempre pagati, e anche bene. Quando vengono fatte delle scelte mirate, poi, il budget a disposizione deve aumentare. La Pausini, ad esempio, ha scelto l’amico e collega Biagio Antonacci tra i suoi autori e di certo il costo è maggiore come Salmo e Noyz Narcos che hanno optato per il cortometraggio di lancio girato da Dario Argento.

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