I Doors e il blues: un legame che ha dato vita ad una delle band migliori di tutti i tempi

Dalla passione viscerale dei Doors per il blues nasce Paris blues, brano dedicato che ha una storia travagliata e lunga mezzo secolo.

the doors e il blues
I Doors nella formazione originale (Blueshouse.it)

 

C’è voluto più di mezzo secolo per renderla dei fan e appassionati, ma alla fine Paris blues è arrivata. Il brano dei Doors è un omaggio al genere di cui notoriamente erano appassionati e anzi era stato per loro quel tratto comune che li aveva fatti avvicinare e portati ad essere quella mitologica band che sono ancora oggi.

Un legame indissolubile quello della band losangelina con il blues, genere che è riuscito, in connubio con le sonorità rock, a dare quel segno distintivo alla musica prodotta dai Doors. “Il blues è praticamente l’unica forma d’arte originale che l’America ha creato in 2000 anni“, così parlava Jim Morrison in riferimento al genere e lo faceva apertamente, come forma di rivendicazione, durante i concerti della band e quindi di fronte a migliaia di persone.

L’apice di questo amore della band per il blues è rappresentato proprio dal brano Paris blues, circa sei minuti di registrato che però per circa mezzo secolo era dato per distrutto.

Paris blues, il brano dalla storia travaglia che trova la luce nel 2022

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Il vinile di Paris blues dei Doors (Blueshouse.it)

 

Paris blues esce nel Novembre del 2022 accompagnato da un album in vinile a tiratura limitata, solo 10mila copie. Una vera chicca che rappresenta anche l’ultima registrazione in studio della band. Secondo i racconti dei componenti dei Doors, il brano è nato in maniera del tutto spontanea durante le registrazioni di L.A. Woman l’ultimo lavoro in studio di Jim Morrison e compagni.

Era il 1970 e Paris blues non fu considerata abbasta per quell’album. La canzone è poi finita in un cassetto e da lì nella mani del figlio del tastierista Ray Mazarek che, giocherellando con il registratore, cancellò parte del della voce di Morrison reincidendoci sopra i suoi gorgheggi. Già nel 1997 lo stesso Manzerek (scomparso nel 2013, ndr) aveva promesso che un giorno il brano sarebbe uscito, ma c’è voluta solo la tecnologia più moderna e un attento lavoro di editing per portare effettivamente il brano alla luce.

 L’incidente di Pablo (il figlio del tastierista, ndr) è stato raccontato solo più tardi dal chitarrista Robby Krieger, con parole attraverso le quali si capisce bene come la band non avesse alte aspettative sul brano. Per questo motivo è considerato un outtake e nessuno dei componenti si è mai dato gran pena per la perdita della traccia.

Nel frattempo però è appunto passato mezzo secolo e lo stesso Krieger deve aver cambiato idea sul brano, tant’è che è stato lui stesso a firmare il quadro blu che fa da copertina al vinile.

Paris blues, l’ultima incisione dei Doors

Seppur non apprezzatissima dalla band, tanto che negli anni Manzarek ha discusso con i fan proprio sulla pubblicazione del brano, Paris blues risulta oggi un brano importantissimo proprio perché rappresenta l’ultima registrazione della band nella sua formazione originale. Prima cioè che Morrison morisse proprio a Parigi nel 1971.

Oltre a Paris blues, il vinile contiene alcuni classici come Little Red Roster, Rock Me baby e Who do you love, brani interpretati dal vivo durante il concento canadese del Settanta in cui Morrison parla blues.

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