Il giornalista ha causato un danno d’immagine importante all’azienda di Cologno Monzese, la somma calcolata è enorme. Momentaccio per Giambruno.
Andrea Giambruno ha catalizzato le attenzioni su di sé, ed in negativo, dopo la vicenda che lo ha visto protagonista con dei fuorionda dal contenuto decisamente controverso. Cosa che ha causato la fine della sua relazione con Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha deciso in maniera repentina di lasciare il compagno con il quale stava insieme da nove anni ed al quale aveva dato la figlia Ginevra nel 2016. E la cosa di certo non è piaciuta a Mediaset, dove Andrea Giambruno curava una rubrica quotidiana.
È stata proprio una trasmissione del Biscione a scoprire gli altarini facendo passare il 42enne giornalista di Milano come un incallito tombeur de femme. Cosa confermata da una collega di lui, la telegiornalista di Canale 5 Simona Branchetti, che ha definito Giambruno “una persona che scherza fin troppo con tutte quante”. Mediaset ora sarebbe anche sul punto di tutelarsi dal punto di vista legale per il danno di immagine che l’affaire Giambruno ha avuto.
Andrea Giambruno, la cifra in ballo con Mediaset sarebbe enorme
Si parla di ben 151 milioni di euro, con l’enormità di questa somma che sarebbe giustificata anche dal fatto che Mediaset è quotata in borsa. A farlo sapere è il quotidiano La Repubblica. Dopo la sospensione che l’azienda ha comminato ad Andrea Giambruno lui ha anche perso la conduzione di “Diario del Giorno”, il programma che conduceva su Rete 4. Dovrebbe restare nel cast della trasmissione ma senza più apparire in video. Il giornalista continuerà a lavorare come autore.
Quanto lui sta vivendo poi sembra bastare ed avanzare per fare da lezione. Le conseguenze per Giambruno sono già state belle pesanti, tra la figuraccia fatta e la rottura della relazione con la Meloni. Ne consegue che, nonostante il danno ricevuto, Mediaset non dovrebbe procedere con ulteriori sanzioni disciplinari. Alcuni pensano che tutta questa vicenda sia da attribuire ad una sorta di montatura o di complotto, ma sia Mediaset che alcuni alti esponenti del Governo Meloni hanno smentito questa tesi.
