La canzone scritta da Dargen D’Amico per Sanremo 2024 è un tuffo nei ricordi dell’infanzia dell’artista, emigrata dalla Sicilia a Milano.
Dargen D’Amico è uno degli artisti in gara a Sanremo più attesi, il pubblico è infatti sempre più curioso di ascoltare la sua nuova creazione Onda Alta. Il rapper e cantautore ha svelato che la canzone sarà una provocazione in chiave dance dove racconta di un barcone pieno di migranti che si trova a largo di Malta, durante il mare in tempesta.
Il tema dei migranti è sempre stato caro a Dargen D’Amico e in una delle sue ultime interviste fatte, ha ricordato la sua infanzia e il fatto che la sua famiglia è lei stessa fatta di migranti e che non bisogna scordarsi da dove si è partiti.
Dargen D’Amico non vede l’ora di far ballare il Teatro dell’Ariston con la sua Onda Alta, ma nel farlo ricorda un tema a lui caro: i migranti. Durante l’intervista a La Repubblica, l’artista ha raccontato di essere cresciuto in una famiglia di migranti. Un ramo della sua famiglia è emigrato a Milano dalla Sicilia, un altro, invece, verso gli Stati Uniti.
Attraverso i racconti e a vecchie lettere ritrovate, ha appreso quanto difficile deve essere stato questo cambiamento, soprattutto durante i primi giorni. Lo stile di vita era stato stravolto e appena arrivati a Milano, la sua famiglia ha vissuto in sette in un abitazione di trenta metri quadri. L’artista non dimentica le sue origini e le difficoltà vissute e lo fa attraverso le sue canzoni.
Se vi foste mai chiesti perché Dargen D’Amico indossa sempre gli occhiali da sole, sappiate che è una delle domande più gettonate che gli si rivolgono. D’altro canto, l’artista ha sempre una buona risposta per questo. Entrare nel mondo della musica è un mestiere che Dargen si impegna ogni giorno a fare ma cercando di rimanere anonimo. Quegli occhiali da sole colorati è come se rappresentassero un filtro tra lui e la realtà e i social. Al rapper piace vivere la vita con semplicità, anche nelle piccole cose.
Proprio perché preferisce vivere con semplicità che non sopporta i social network. A suo parere, Facebook, Instagram, X, TikTok, Threads e non solo, sono basati sull’odio. I social rendono facile esprimere l’odio e l’antipatia verso il prossimo e alimentandola. Secondo la sua esperienza, la maggior parte dei contenuti esprime negatività e per questo li usa per lo stretto necessario.
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