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Cinema e Tv

“Dogman”, il film di Luc Besson ispirato ad una storia vera: come andò nella realtà

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Martina Di Paolantonio

È appena uscito nelle sale cinematografiche ed è ispirato a una storia vera: scopriamo Dogman, il nuovo film di Luc Besson.

Una scena dal film Dogman di Luc Besson (Blueshouse.it)

Dogman. No, non si tratta del film di Matteo Garrone uscito nel 2018, ma di quello di Luc Besson presentato in anteprima mondiale all’80° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e sbarcato nelle sale cinematografiche il 12 ottobre. Sebbene le due pellicole portino lo stesso nome esse raccontano storie ben diverse, una delle quali è addirittura liberamente tratta da una storia vera. In particolare il nuovo film di Luc Besson è nato in riferimento a un articolo di cronaca nera riguardante un bambino di 5 anni, scoperto e letto dal regista anni prima della realizzazione del film.

Dogman: il film di Luc Besson prende ispirazione da un fatto di cronaca nera

Il protagonista di Dogman in una scena del film (Blueshouse.it)

In quell’articolo si parlava di come un bambino francese di 5 anni fosse stato rinchiuso in gabbia dai suoi stessi genitori, un particolare che per il protagonista del film (interpretato da Caleb Landry Jones) risulterà molto significativo. Il personaggio principale del film Dogman, Douglas, è infatti dapprima un bambino emarginato dai suoi coetanei e vittima delle violenze del suo patrigno e in seguito diventerà un vendicatore delle ingiustizie sociali, destreggiandosi tra un travestimento femminile e l’altro.

Ma perché proprio dogman, “uomo dei cani“? Il personaggio principale instaura un rapporto viscerale coi suoi amici a 4 zampe e ne condivide addirittura la gabbia quando vi ci viene rinchiuso dal patrigno in età infantile. Da adulto conserverà questa grande affinità coi cani, cui attribuisce un solo difetto: “si fidano degli umani“, dichiara Douglas in una scena del film.

Fumettizzazione e spettacolarizzazione: il disturbo mentale al cinema

La sua vendetta contro gli abusi avrà conseguenze imprevedibili e sanguinose, che oltre a intrattenere lo spettatore in sala mettono in scena alcune derive psico-sociali similmente a quanto accaduto col film Joker di Todd Phillips, uscito nel 2018 e con protagonista un acclamato Joaquin Phoenix.

E in effetti col Joker Dogman condivide una passione per il travestimento, per il trucco e, intesa più in senso lato, una tendenza a celare i propri traumi dietro una vera e propria maschera. Alcuni, però, hanno parlato di una “fumetizzazione” troppo spinta del personaggio di Douglas e, più in generale, di una spettacolarizzazione del disturbo mentale, proprio come nel caso di Joker, un personaggio effettivamente tratto dai fumetti della DC Comics.

Martina Di Paolantonio

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